Essendo la giornata nazionale degli opinionisti, mentre facebook è invasa di commenti sul referendum, persino un mio articolo su Marralabs non potrà procurare tanto disagio.
Il NO ha vinto di 20 punti. Se vogliamo parlare di Costituzione possiamo affermare che gli italiani non vogliono cambiare il testo del 1948. Anche se si tratta di una coperta troppo lunga in fondo, con dei buchi qua e là, non vogliono portarla dal sarto perché è una coperta che tiene caldo e va bene così e rimanga pure sul divano dove amiamo accucciarci d’inverno. Dobbiamo ora rispettare la volontà popolare. Il sistema politico si può modificare e di molto anche con le leggi ordinarie. Il cambiamento (quando effettivamente gli italiani avranno coraggio per un cambiamento) potrà avvenire senza toccare (democraticamente) la Costituzione. Insomma giù le mani dalla coperta!

Purtroppo ieri non abbiamo votato per una riforma Costituzionale ma in questa nostra strana repubblica parlamentare il Governo viene confermato o respinto tramite referendum.
Ha perso Renzi. L’ha detto chiramente. Un leader politico che dice di aver perso e si dimette. Una novità assoluta, per dimostrare che il cambiamento può avvenire anche senza toccare la Costituzione.
Ha vinto sicuramente un’idea superficiale della politica, i tifosi che per una domenica trascurano lo stadio per la cabina elettorale. Abbiamo una tecnologia che ci permetterebbe di informarci in mille modi ma comunque votiamo di pancia. Siamo quelli del tutti contro. Tutti contro Berlusconi ieri, tutti contro Renzi oggi. Adesso avanti un altro.
Hanno vinto quelli che se a modificare la Costituzione non sono riusciti loro non ci deve riuscire nessun altro.
Hanno vinto quelli che “ora e sempre resistenza”, gli stessi che per 70 anni hanno giustificato il massacro di migliaia di triestini e giuliani per mano dei comunisti di Tito.
Hanno vinto i fascisti che si sono battuti per difendere una Costituzione antifascista.
Hanno vinto i vecchi professionisti della politica di destra e di sinistra. Quelli che, se Renzi ha governato per 2,5 anni, loro lo hanno fatto per 25 anni. E’ incredibile quanto venivano disprezzati solo 2,5 anni fa eppure sono ancora qua.
Ha perso invece il centrosinistra che per la terza volta nella sua storia riesce ad affondare un governo di centrosinistra.

Si parlava di senato alla francese o alla tedesca ma quel che resta è solo una situazione alla spagnola. Quel paese rimasto per più di un anno senza governo perché le forze parlamentari non trovavano un accordo.
Perchè con i NO si prendono tanti voti ma non si governa il paese. Basta vedere facebook questa mattina. I sostenitori del SI si incazzano, si interrogano e magari sproloquiano. Quelli del NO si limitano ad un “La Costituzione è salva” o a postare l’ennesimo video “Travaglio umilia Renzi, Travaglio umilia i giornalisti, Travaglio umilia Golia”. Prima o poi queste voci si placheranno, non li sentiremo più, forse torneranno negli stadi ed io probabilmente sarò con loro. Perchè andare oltre è la parte più difficile. Se riconoscere un problema è la prima parte, trovare una risposta è la seconda ed è altrettanto necessaria. Altrimenti si sta parecchio ed inutilmente male.

In mezzo a tutto quanto c’è il Movimento Cinque Stelle, a mio avviso, vero candidato alla prossima vittoria elettorale. Vorrei fare un commento ma non posso. Nel senso che non ho capito quasi nulla di questo partito/movimento. Dicono che fanno beneficenza con i loro proventi di parlamentari e gli credo. Parlano di onestà e trasparenza e sono d’accordo perché questa dovrebbe, ma non lo è, essere la base per tutti. Ma per il resto non so cosa dire. La loro posizione sull’Europa sembra simile a quella di Salvini ma poi a Bruxelles spesso votato come il PD. Ma qual è la loro politica fiscale per fare ripartire il lavoro giovanile? E’ giusto per loro che la sanità vada incontro ad una progressiva privatizzazione? Come va affrontato il problema dei migranti? Quale è la maniera corretta di affrontare i rapporti con la Russia per la crisi ucraina e tutto il resto? Quali idee per risollevare il turismo del paese con più sculture ma con meno infrastrutture?

Grillo ha annunciato che oggi partirà il programma del governo online, così finalmente avremo qualcosa su cui votare alle prossime politiche.
Ci sarà una serie infinita di domande via web quali: siete favorevoli al finanziamento pubblico alle scuole provate? Siete favorevoli al matrimonio di persone dello stesso sesso? Siete favorevoli all’abolizione degli ordini professionali? Siete favorevoli al mantenimento delle pensioni di reversibilità?
Non intendevo fare ironia ma riflettere sul fatto che questa politica sporca, fatta di slogan e di insulti, di instabilità e di poteri forti è pur sempre la nostra politica. Ed è quella con cui rispondiamo alle mille domande che ogni giorno ci vengono in mente. E non sempre avremo il lusso di rispondere con un semplice sì od un secco no.

Alberto Baricco

Commenti  

+1 # PGRAECO 2016-12-05 19:35
Parafrasando “L'istrione” di Aznavour, da ieri sera alle 23.01 continuo a cantarmi da solo “Io sono un minchione”. Non potrei definirmi in altro modo, visto che ho provato a convincere alcuni altri minchioni ad evitare, questa volta, di votare a minchia. È andata come nella più classica delle tradizioni italiche: non credo affatto che la stragrande maggioranza di quel 60% che ha scelto il NO volesse salvare la “Costituzione più bella del mondo” da un vulnus inaccettabile. Nessuna delle modifiche contenute nella Riforma bocciata avrebbe violato i principi sacrosanti della nostra Carta ma, molto semplicemente, avrebbe un po’ adeguato ai tempi istituzioni arcaiche come il Senato, il bicameralismo perfetto, le province e il CNEL. Noi italiani, spesso, votiamo per il contenitore, piuttosto che per il contenuto, scegliamo la confezione anziché il prodotto, l’apparenza invece che il merito. Ha perso Renzi – non me ne importa poi tanto, in fondo – ma ho perso anch'io che in un cambiamento ci avevo creduto e ci speravo. Sono incazzato e non mi consola per nulla che, al di là delle tronfie e soddisfatte dichiarazioni di Speranza e di D’Alema, abbia perso anche la sinistra-sinistra schierata con il NO. La differenza tra favorevoli e contrari è talmente ampia che la il loro contributo sarebbe stato, comunque, trascurabile. Ha perso, soprattutto e purtroppo, quella sinistra che qualcosa vorrebbe farla, che sceglie di governare invece di continuare a inveire e basta. Hanno vinto, nell’ordine, Grillo, Salvini, Berlusconi, Meloni e Casa Pound: una bella soddisfazione, non c’è che dire! Mi auguro solo, a questo punto, che il Costituzionalista Alessandro Professor Pace ricorra subito alla Corte per contestare i metodi con cui gli italiani votano all'estero e che il Presidente Emerito Zagrebelsky Professor Gustavo disconosca qualunque legge elettorale promulgata da questo illegittimo Parlamento senza aspettare le prossime elezioni.

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